Una nuova prassi per le riforme costituzionali?

Dal Consiglio dei Ministri del 17 maggio prossimo ci si deve aspettare una forte spinta affinché il parlamento avvii un dibattito dal quale nasca una legge costituzionale per le riforme con l'istituzione di una Convenzione formata da membri delle Commissioni parlamentari. Il Governo sostiene che ciò avverrà nel giro di giorni, massimo settimane, con la nomina di una commissione di esperti esterni per le riforme costituzionali, alla quale sarà affidato - secondo il comunicato ufficiale del Governo - l’incarico di «elaborare idee da consegnare ai presidenti delle Camere». A loro volta, i presidenti le consegneranno alla Convenzione. Ecco dunque la direttrice della nuova linea di azione: [1]Governo->[2]Esperti->[3]Presidenti delle Camere->[4]Convenzione. E l'articolo 138 Cost.?!?

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Aggiungo nuove ricostruzioni del periodo che ci interessa. Luigi Ferrajoli, Poteri Selvaggi. La crisi della democrazia italiana, Roma-Bari, Laterza, 2012

Per chi non lo avesse ancora visto, vi segnalo un sito pieno di contributi rilevanti, tenuto dall'AIC. E' formato da professori di diritto costituzionale.

Ancora una volta segnalo l'opac Analecta . Provate a inserire le nostre parole chiave, guardate quanti risultati. Le riviste "Il ponte", "il Mulino", "Micromega" sono quelle che seguono il dibattito più da vicino. Mi pare ...

Dal libro L'europeizzazione dell'Italia, a cura di Sergio Fabbrini (Laterza 2003) si vede chiaramente che quello che succede alle istituzioni politiche italiane, a partire dal 1992, ha una chiara matrice europea e che si può mettere a confronto con quello che succedeva in altri Stati. Elvio Fassone, in Una costituzione amica, Garzanti 2012 ha invece chiarito che non c'è in Italia un vero mutamento della costituzione "materiale"; esso è solo un "sedicente" mutamento!